martedì, gennaio 16, 2007

Chi l’ha visto

Sciamani smarriti

Capita nella vita di non avere SKY, né il set top box per il digitale terrestre. Capita di non voler sapere cosa significhi feed, di non intendere più colmare digital divide e di non aver storie per le mani che valgano la pena, a furia di aver sfilato con le dita una trama dopo l’altra.
Capita di crepare a letto alle 9 di sera davanti ad un mini schermo lcd tenuto insieme con il nastro adesivo MAGIC e di riscoprirsi appassionata telespettatrice di CHI l’HA VISTO perché su Rai Uno danno il bignami della memorialistica garibaldina sceneggiato ad uso di ritardati nello sviluppo cognitivo o di alunni di terza elementare, con il pregio filologico del sussidiario però.
Escludendo la componente geriatrica che si smarrisce suo malgrado a causa di malattie neurologiche degenerative, sono attratta dagli scomparsi per libero arbitrio, o meglio dal disagio in fuga riscritto come un pezzo di nera, con ammiccamenti giallistici a Lucarelli..che già ci basta l’originale. Assumendo integratori alimentari “che agiscono dall’interno” per riacquistare tono, elasticità, capelli, capacità drenanti,mobilità intestinale e colorito sano, capisco che in verità sto cercando di ritrovarmi in un bicchier d’acqua e nessuno sa che mi sono persa perché sono ancora reperibile. In verità ho perso anche le linee di fuga.
Poi ci sono questi due, Denis ed Emiliano, che evidentemente stanchi delle metafore sbagliate come quella del conto Intesa leggero come il cioccolato light, dei tassi da provare chiedendo il mutuo, dei testi fuori gara a San Remo scritti dalla Montalcini e dalla Hack, da Sanguineti e dalla Merini…scappano nella foresta amazzonica dopo i seminari invernali di sciamanesimo.
Ma lo sciamano cosa fa? Lo stregone, il guaritore…in senso buono il cercatore di anime smarrite, ma poi ti può anche chiudere la porta in faccia se sei un inviato di CHI L’HA VISTO. Sarà una prova sciamanica o scostumatezza?
Gli sciamani mettono in relazione lo stato alterato di coscienza con il suono, ma si danno ai tamburi e non ai rave party. Gli allucinogeni per loro non sono stupefacenti ma piante sacre. La suggestione è una metafora persuasiva. Ho cercato molti varchi per andare in altri mondi e realtà stra-ordinarie: non erano legali e si rivelavano spesso lesivi della pressione polmonare e del battito cardiaco. Forse è il caso di cominciare a mangiare erbe e radici a caso, senza conoscerne gli eccipienti googlabili, sperando che si rivelino fenditure per altri mondi. Invece degli integratori alimentari, che non riparano la carenza di parti d’anima.

1 Comments:

At 5:14 PM, Blogger Adriano said...

Hai centrato il punto: sparire.
Questa è la vera difficoltà.
mentre tutti cercano disperatamente di essere visibili a riprova della loro (misera?) esistenza, pochi hanno capito che il potere abita nell'essere invisibile e inafferrabile.

Complimenti, ottimo post.

ps: ma la foto ti è piaciuta?

 

Posta un commento

<< Home