sabato, dicembre 09, 2006

Che scrivo a fare?

Forse perchè qualcuno apprezzi, nell'afasia crescente, la ricerca una lingua che mi cambi, di una parola autenticamente affermativa?
La maggior parte del mio testo è un'interminabile lettera lungo la fuga. Quanto faccio leggere, invece, è la parte cristallizzata e definita del mio percorso, in una certa misura un filone esausto, ma di cui auspico qualcun'altro possa farsi autore, cioè traditore. Ciò che ne conservo è un'ombra, che mi precede. Non mi indica la via, piuttosto tener fissi gli occhi a quest'ombra, contro una luce così forte, mi rende possibile, ancora, vedere.

1 Comments:

At 7:24 PM, Blogger Adriano said...

Forse scrivo perchè qualcuno apprezzi, nella crescente afasia, la ricerca di una lingua che mi possa cambiare, di una parola autenticamente affermativa.
Il mio testo è un'interminabile lettera di addio, o di fuga.
Quel che faccio leggere, invece, è la parte cristallizzata del mio percorso, una sorta di filone esausto, di cui auspico però qualcun'altro farsi autore, cioè traditore. Ciò che ne conservo è un'ombra che mi precede; non mi indica la via, ma fissarla intensamente mi rende ancora possibile vedere.

 

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